mercoledì 18 luglio 2012

L'acqua che beviamo non è tutta uguale!

In Italia ci sono circa 260 acque minerali diverse in commercio. Ecco, secondo i dati forniti da Mineracqua, l'organizzazione imprenditoriale che riunisce le industrie italiane del settore, le prime dieci in classifica quanto a calcio contenuto, utile per rinforzare le ossa e prevenire l'osteoporosi.
Le cifre indicano il contenuto di calcio in milligrammi per litro.
1. Ferrarelle 441
2. Sangemini 331
3. Lete 314
4. Fonte Margherita 213
5. San Pellegrino 181
6. Uliveto 171
7. San Martino 167
8. Fonte San Lorenzo 155,9
9. Gaudianello 152
10. Prata 150

Si sente spesso dire che "noi siamo ciò che mangiamo", si potrebbe però aggiungere anche che siamo anche ciò che beviamo. L'acqua è un elisir di prevenzione, del resto è anche ciò di cui siamo fatti. Bere nella quantità adeguata vuol dire permettere alle cellule e a tutti i loro preziosi meccanismi di funzionare, mantenere un peso corporeo adeguato, una pressione arteriosa il più possibile giusta e significa anche eliminare rapidamente attraverso le urine tutti i cataboliti, cioè le sostanze che non ci servono più (e che, se accumulate, possono rivelarsi dannose). Il fabbisogno idrico giornaliero si aggira sui due litri, due litri e mezzo (salvo rare malattie per le quali le esigenze siano diverse), di cui almeno un litro e mezzo dev'essere reintegrato tramite acqua. Il resto è sostituito da altre bevande e da alimenti come frutta e verdura (costituiti anche per il 90% da acqua). Quindi, il primo messaggio che ogni medico trasmette è sempre di bere adeguate quantità di acqua. Ma il secondo messaggio non è meno importante: la scelta della minerale può contribuire a mantenere la salute. C'è da dire che le acque minerali non sono tutte uguali, possono essere classificate per la quantità preponderante di uno dei sali minerali presenti (oligoelementi): sono presenti sul mercato acque bicarbonate, solfate, clorurate, calciche, magnesiache, fluorate, ferruginose, acidule, sodiche e di solito questa definizione è ben leggibile sull'etichetta. Ognuna di queste acque, grazie alla presenza significativa di un particolare elemento, può essere di aiuto per l'organismo, e contribuire a prevenire l'insorgenza di alcune tra le più comuni patologie.
-Le acque bicarbonato calciche sono meglio del latte
I cibi più ricchi di calcio sono il latte e i suoi derivati, formaggi e yogurt, ma si può anche puntare sull'acqua, per esempio se bisogna limitarli o addirittura escluderli per intolleranze al lattosio infatti le acque bicarbonato calciche, a residuo fisso medio alto, rappresentano una validissima alternativa anche perché diversi studi recenti hanno dimostrato che la loro biodisponibilità del calcio è addirittura superiore a quella del latte e derivati, con valori di assorbimento pari al 40% della dose ingerita.
-Quanta acqua bere al giorno?
Le acque minerali naturali ricche di calcio sono un aiuto in varie fasi della vita: durante l'accrescimento, nelle donne in gravidanza e dopo la menopausa, nell'uomo oltre i 65 anni. Lo scheletro si arricchisce di massa ossea nelle prime tre decadi di vita per poi arrivare a un livello di equilibrio nella maturità e calare di contenuto minerale dopo i 50 anni. Per cui, maggiore è la massa ossea ottenuta entro i 25-35 anni, minore sarà il rischio osteoporosi. I livelli raccomandati di calcio da assumere sono 800-1000 milligrammi al giorno nell'infanzia, 1200-1300 nell'adolescenza e 1000 nella maturità, in menopausa, il fabbisogno sale a 1200-1500 milligrammi al giorno.

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