giovedì 26 luglio 2012

Gli 8 cibi per combattere lo stress

Il cibo è uno dei migliori antistress che esista. Ogni giorno noi tutti siamo sottoposti a un enorme carico di nervosismo e di stress: dal traffico in auto, ai nostri problemi in ufficio, alla pioggia improvvisa quando abbiamo appena steso i panni ad asciugare. La domanda che sorge è questa: cosa fare per attenuare il nostro stato, senza dover per forza ricorrere a medicinali di natura omeopatica? Secondo molti studiosi, lo stress è aggravato da una dieta sbagliata. Ecco alcuni consigli su cosa bere o mangiare per sentirci meglio a livello psicologico.
1-Per rilassarci, anzichè fare spuntini fuori orario, dovremmo innanzitutto bere una buona tisana rilassante, come ad esempio un buon tè nero, che aiuta in primis a rilassare e sicuramente a controllare le calorie.

2-Mangiare yogurt, soprattutto in estate. Lo yogurt aumenta infatti la serotonina nel cervello, in tal modo si calmano i nervi. Per ridurre l'apporto di calorie è consigliabile il consumo di yogurt magro, ma per rendere lo spuntino più allegro si può aggiungere della frutta fresca tagliata a piccoli pezzi, come le fragole, magari con l'aggiunta di qualche cereale integrale. I più golosi possono anche pensare alle scaglie di cioccolato, che oltre a immettere buon umore ha anche la proprietà di essere un ottimo afrodisiaco.

3-Mangiare gli agrumi,  grazie all'azione naturale degli zuccheri

4-Mangiare frutta secca, come pistacchi o noci. Queste ultime in particolare hanno la capacità di tenere sotto controllo le reazioni fisiche fisiche e psicologiche allo stress. Da una ricerca risulta in particolare che mangiare 9 noci al giorno aiuta a ridurre la pressione derivante dalle quotidiane situazioni stressanti.

5-Mangiare i broccoli, che aiutano a diminuire lo stress soprattutto se combinati con la pasta

6-Mangiare il pesce, molto gustoso e soprattutto ricco di vitamina B12.  Bisogna ricordare che il cibo gustoso comporta il buonumore, il pesce essendo uno tra questi cibi aiuta addirittura a combattere la depressione.

7-Consumare aglio, in quanto riduce il livello di glucosio nel corpo.

8-Evitare il consumo di alcolici: un bicchiere di vino durante i pasti o una birra con una amico sono accettabili, ma è fondamentale non eccedere.

Una fame a colori

Mangiare sano non è difficile: basta lasciarsi guidare dagli occhi! Se si scelgono frutta e verdura in base ai colori, si irrobustisce il fisico e si tengono lontane le malattie. Ecco una mini tabella da seguire giorno per giorno:

  • FRUTTA E VERDURA DI COLORE BIANCO: contro ritenzione idrica e cellulite (sedano, finocchi, cipolle, porri, aglio, cavolfiore, mele, pere). Sono ricchi di potassio e magnesio, due minerali fondamentali per la crescita e il corretto funzionamento dell'organismo. Rinforzano le ossa e aiutano a combattere la ritenzione idrica (cioè la tanto odiata cellulite!) 
  • FRUTTA E VERDURA DI COLORE ROSSO BIANCO: per la circolazione (pomodori, rapanelli, anguria, ciliegie e fragole). Contengono licopene e antocianine, due sostanze antiossidanti utilissime nella prevenzione dei tumori e con una funzione protettiva per circolazione e vista. Contengono anche vitamina C, fondamentale per le difese dell'organismo.

  • FRUTTA E VERDURA DI COLORE VERDE: Rinforzano tessuti e ossa (asparagi, zucchine, spinaci, broccoli, piselli, carciofi, kiwi). Il colore verde è dovuto alla clorofilla, una sostanza che ha una funzione antiossidante e depurativa. Quindi  è fondamentale per proteggere i tessuti dall'invecchiamento e, grazie al contenuto di magnesio, è utile anche per rinforzare le ossa.
  • FRUTTA E VERDURA DI COLORE ARANCIO-GIALLO: rendono bella la pelle (carote, peperoni, zucca, albicocche, melone). Sono molto ricchi di betacarotene, una sostanza che protegge la pelle dai danni dei raggi ultravioletti. Contengono anche una quantità elevata di vitamina A, fondamentale per la crescita e per la vista, e di vitamina C, dalle proprietà antinfiammatorie.

  • FRUTTA E VERDURA DI COLORE BLU-VIOLA: proteggono vene e vista (melanzane, frutti di bosco, prugne, fichi, uva, radicchio). Contengono antocianine e polifenoli , antiossidanti che proteggono e rendono più elastiche le pareti dei capillari, quindi hanno un effetto benefico sulla circolazione del sangue e, grazie al contenuto di vitamina A, anche sul meccanismo della vista.

LA GIUSTA QUANTITA'
Quanta frutta e verdura bisogna consumare? L'ideale sarebber0 5 porzioni al giorno variando tra i 5 gruppi di colori. Così, oltre alle fibre, si introducono le vitamine, i sali minerali e i nutrienti necessari per far funzionare meglio l'organismo.

Stress e depressione


Sempre più persone nel mondo sono soggette a stati depressivi, anche in Italia è un fenomeno in forte crescita con una prevalenza in anziani e donne. Coloro che soffrono di depressione presentano un umore depresso, appunto, una marcata tristezza quotidiana con la tendenza a non riuscire più a provare lo stesso piacere nelle attività che provava prima. Le persone colpite da depressione si sentono sempre giù, nella maggior parte del tempo hanno dei pensieri negativi e il loro umore ne risente enormemente, è come se provassero un vero e proprio dolore nel vivere, situazione che li porta a non riuscire a godersi più nulla. Lo stress è veramente nocivo per la nostra salute? La risposta può essere parzialmente un no, infatti uno stress moderato può far "bene", ma le persone che rimangono stressate per un lungo periodo rischino di incorrere nella depressione. Uno stress prolungato nel tempo comporta una vera e propria stanchezza psicofisica che diminuisce le capacità dell'organismo di gestire i cambiamenti d'umore, con conseguenti disturbi d'ansia e disordini bipolari. C'è però da dire che un po' di stress è utile in quanto mantiene l'organismo vigile e pronto a reagire al pericolo, prepara il corpo a rispondere, migliorando le prestazioni non solo di tipo sportivo ma anche lavorativo. Il problema è quando lo stress diventa troppo. Uno stress prolungato aumenta il livello di particolari ormoni, come il cortisolo (noto anche come ormone dello stress), e riduce i livelli di serotonina e altri neurotrasmettitori del cervello come la dopamina, un neurotrasmettitore endogeno collegato alla depressione. E' assolutamente fondamentale cogliere i segnali della depressione sin dal loro esordio, che sono:

-un appetito aumentato o diminuito 
-aumento o diminuzione del sonno 
-rallentamento motorio o eccessiva agitazione 
-forte tendenza a svalutarsi 
-mancanza della capacità di concentrazione
Individuati i sintomi, una cura non appropriata rischia di fare solo una 'sciacquatura' dei sintomi. Al contrario, una corretta terapia è l'unico modo per evitare pericolose ricadute. Purtroppo oggi capita che nella metà dei casi la malattia si ripresenta nel giro di quattro anni dal primo attacco, una situazione che espone il paziente a un alto rischio di cronicizzazione della depressione.

mercoledì 18 luglio 2012

L'acqua che beviamo non è tutta uguale!

In Italia ci sono circa 260 acque minerali diverse in commercio. Ecco, secondo i dati forniti da Mineracqua, l'organizzazione imprenditoriale che riunisce le industrie italiane del settore, le prime dieci in classifica quanto a calcio contenuto, utile per rinforzare le ossa e prevenire l'osteoporosi.
Le cifre indicano il contenuto di calcio in milligrammi per litro.
1. Ferrarelle 441
2. Sangemini 331
3. Lete 314
4. Fonte Margherita 213
5. San Pellegrino 181
6. Uliveto 171
7. San Martino 167
8. Fonte San Lorenzo 155,9
9. Gaudianello 152
10. Prata 150

Si sente spesso dire che "noi siamo ciò che mangiamo", si potrebbe però aggiungere anche che siamo anche ciò che beviamo. L'acqua è un elisir di prevenzione, del resto è anche ciò di cui siamo fatti. Bere nella quantità adeguata vuol dire permettere alle cellule e a tutti i loro preziosi meccanismi di funzionare, mantenere un peso corporeo adeguato, una pressione arteriosa il più possibile giusta e significa anche eliminare rapidamente attraverso le urine tutti i cataboliti, cioè le sostanze che non ci servono più (e che, se accumulate, possono rivelarsi dannose). Il fabbisogno idrico giornaliero si aggira sui due litri, due litri e mezzo (salvo rare malattie per le quali le esigenze siano diverse), di cui almeno un litro e mezzo dev'essere reintegrato tramite acqua. Il resto è sostituito da altre bevande e da alimenti come frutta e verdura (costituiti anche per il 90% da acqua). Quindi, il primo messaggio che ogni medico trasmette è sempre di bere adeguate quantità di acqua. Ma il secondo messaggio non è meno importante: la scelta della minerale può contribuire a mantenere la salute. C'è da dire che le acque minerali non sono tutte uguali, possono essere classificate per la quantità preponderante di uno dei sali minerali presenti (oligoelementi): sono presenti sul mercato acque bicarbonate, solfate, clorurate, calciche, magnesiache, fluorate, ferruginose, acidule, sodiche e di solito questa definizione è ben leggibile sull'etichetta. Ognuna di queste acque, grazie alla presenza significativa di un particolare elemento, può essere di aiuto per l'organismo, e contribuire a prevenire l'insorgenza di alcune tra le più comuni patologie.
-Le acque bicarbonato calciche sono meglio del latte
I cibi più ricchi di calcio sono il latte e i suoi derivati, formaggi e yogurt, ma si può anche puntare sull'acqua, per esempio se bisogna limitarli o addirittura escluderli per intolleranze al lattosio infatti le acque bicarbonato calciche, a residuo fisso medio alto, rappresentano una validissima alternativa anche perché diversi studi recenti hanno dimostrato che la loro biodisponibilità del calcio è addirittura superiore a quella del latte e derivati, con valori di assorbimento pari al 40% della dose ingerita.
-Quanta acqua bere al giorno?
Le acque minerali naturali ricche di calcio sono un aiuto in varie fasi della vita: durante l'accrescimento, nelle donne in gravidanza e dopo la menopausa, nell'uomo oltre i 65 anni. Lo scheletro si arricchisce di massa ossea nelle prime tre decadi di vita per poi arrivare a un livello di equilibrio nella maturità e calare di contenuto minerale dopo i 50 anni. Per cui, maggiore è la massa ossea ottenuta entro i 25-35 anni, minore sarà il rischio osteoporosi. I livelli raccomandati di calcio da assumere sono 800-1000 milligrammi al giorno nell'infanzia, 1200-1300 nell'adolescenza e 1000 nella maturità, in menopausa, il fabbisogno sale a 1200-1500 milligrammi al giorno.

lunedì 16 luglio 2012

I benefici del The Verde


Il The Verde (nome scientifico Camelia Sinensis) è una varietà cinese di Long Jing, ricco di elementi benefici per la salute, come i polifenoli e le catechine, che sono sostanze che aiutano con un effetto drenante e antiossidante. Il The verde inizia ad essere utilizzato 3.000 anni fa in Cina per i suoi notevoli benefici sulla salute. Già nell’antichità i cinesi sapevano che il The verde aveva il potere di guarire il mal di testa, e li aiutava ad eliminare le tossine e a preservare la giovinezza. Ma per anni nessuna altra cultura aveva dato importanza a questo infuso, ed è solo da un paio di anni che numerose ricerche scientifiche ci hanno dimostrato i suoi numerosi benefici. Oggi la pianta del the verde si coltiva in tutti i paesi con clima tropicale, ed è conosciuta a livello mondiale. Le catechine presenti nel The Verde aiutano a migliorare alcune malattie e diversi disturbi dell’organismo. In studi realizzati in laboratorio con alcuni topi si è dimostrato che le alte concentrazione di questa sostanza aiutano a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue e a mantenerlo dentro i parametri considerati normali. In Giappone, dove il The verde è consumato in molti momenti della giornata, sono diminuiti i casi di Cancro tanto per gli uomini quanto per donne, in relazione ad altre popolazioni che invece non consumano the verde. Solo 254 mg di catechine al giorno bastano per ottenerne gli effetti benefici. Dobbiamo considerare che una tazza di The Verde apporta da 100 a 150 mg di Catechine, quindi con 2 tazze al giorno di The verde si garantisce il corretto apporto di questa sostanza. Nel 1998, scienziati Cinesi avevano compilato un compendio su tutti i benefici già studiati e provati del The Verde. Uno degli studi scientifici dimostrò che il consumo giornaliero di The verde durante un arco di tempo di 6 mesi diminuiva le lesioni cancerogene della mucosa orale. Mentre la Rivista di Nutrizione Clinica Americana pubblicò un studio in cui si dimostrava la relazione tra il consumo di The Verde e la perdita di peso, rendendolo un aiuto al problema dell’obesità grazie all’ effetto drenante e accelerante del metabolismo di questa bevanda. In Olanda invece dimostrarono che le donne che bevevano 5 tazze di The verde al giorno correvano meno rischi di essere colpite da aterosclerosi. Nell’ Aprile del 1999, nell’ Università della Riserva di Cleveland, USA, si è dimostrato inoltre che i soggetti che consumavano almeno 4 tazze di tè verde prevenivano l’ artrite rematoide e diminuivano i sintomi di chi ne era già affetto. Altri benefici dimostrati sono:
  • Controllo del Diabete
  • Diminuizione dei livelli di glicemia in sangue
  • Previenzione ed eliminazione della placca dentale
  • Diminuizione delle carie dentali
  • Miglioramento dell’alitosi
  • Prevenzione e miglioramento della diarrea
  • Diminuzione dela pressione sanguigna, poichè evita la liberazione della angiotensina II
  • Aumento della potenza negli sportivi
  • Miglioramento della respirazione, poiché agische come un broncodilatadore
  • Diminuzione dei rischi di la formazione di coagulo di sangue (trombosi)
  • Riduzione dei livelli di Colesterolo e trigliceridi nel sangue, aumentando i livelli di HDL Colesterolo (colesterolo buono).
 Un altro eccellente beneficio dimostrato sulle donne Giapponesi è il fatto che le catechine disattivano il virus della influenza, e allo stesso tempo rinforzano il nostro sistema immunitario. Una delle scoperte più recenti e più importanti riguardo al The verde è stata fatta da un gruppo di scienziati dell’ Istituto Aichi, in Giappone, che hanno dimostrato come le catechine di questo The sembrino bloccare l’azione del Virus dell’ AIDS. Il metodo migliore per ottenere la quantità maggiore di catechine in una tazza di The verde è quello dell’infusione, facendo riposare il tutto per 5 minuti prima di bere. Il The verde deteinato, quello venduto in bustine da infusione, ha una bassa concentrazione di catechine. I polifenoli presenti nel The verde sono invece potenti antiossidanti, più potenti anche della vitamina C ed E; ha quindi effetti anti- cancerogeni , anti-invecchiamento e azione probiotica. Le foglie del The verde hanno da un 5 ad un 6% di acqua e da un 4 a un 7 % di minerali, quindi sotto il punto di vista biochimico è un alimento molto ricco. È importante segnalare che anche se il The verde ha un gran numero di benefici , ha anche un contenuto di caffeina elevato che, anche se non agli alti livelli dell caffé, può causare ansia e nervosismo. L’ eccesso di The verde può inoltre aumentare la diuresi provocando disidratazione. Se si assume a digiuno e in maniera troppo concentrata può provocare nausea e vomito. Per tutti questi motivi è importante un consumo controllato. La dose raccomandata è da 1 a 2 tazze da 250 cc al giorno.

Come eliminare la pancetta?

Contro la pancetta un aiuto può arrivare anche dalla medicina estetica.
-Radiofrequenza
Un riscaldamento profondo indotto da onde radio spinge le fibre di collagene a contrarsi e a ricompattarsi. Corregge la rilassatezza della pelle dell'addome ed è efficace solo se il grasso non è eccessivo.
• Costo: da 300 euro in su a seduta (ne servono almeno tre).
-Peeling
Sostanze acide o il laser eliminano un sottile strato di pelle. Le nuove cellule permettono alla cute di ritrovare tonicità. È efficace nei casi di pancetta lieve.
• Costo: da 100 euro in su a seduta (ne servono almeno quattro, a distanza di venti giorni l'una dall'altra). -Microliposuzione
È un intervento chirurgico alla pancia, in anestesia locale o spinale. Attraverso tagli di un paio di millimetri vicino all'ombelico si aspirano piccole quantità di adipe localizzato.
• Costo: dai 3 ai 7mila euro.  
-Addominoplastica
Scelta estrema. È un intervento riservato ai chirurghi esperti, in anestesia generale o spinale, che porta alla rimozione della pelle e del grasso addominali.
• Costo: 7-9mila euro.
Allenare l'apparato circolatorio è un metodo infallibile per restare in forma ed essere di buonumore. Il cardiofitness, infatti, non solo rinforza e protegge il cuore facendo calare la pressione arteriosa ma stimola anche la secrezione di endorfine, gli ormoni ribattezzati della felicità. Affinchè sia davvero cardiofitness, ci si deve allenare alla velocità massima che consenta di non avere il fiatone. Per chi voglia fare le cose con rigore c'è anche un metodo scientifico: si esegue la formula 208 - (età x 0,7) e si calcola il 60% del totale. Il risultato è il numero di battici cardiaci al minuto da tenere durante gli esercizi (si misurano grazie a un cardiofrequenzimetro). Per fare un esempio, una persona di 40 anni dovrà tenersi sui 108 battiti al minuto.
Così facendo, in tre settimane si possono apprezzare i primi risultati. Più fiato in primis e poi anche una sensazione di benessere generale. Gli sforzi quotidiani come salire le scale o portare le borse della spesa saranno meno faticosi e il corpo potrà riservare le sue energie per altri compiti. Compiendo la stessa attività, una persona allenata consuma in media il 30% di energia in meno rispetto a una fuori forma.
A patto che il medico escluda patologie articolari o muscolo-scheletriche, il cardiofitness non ha controindicazioni e non è traumatico. Limiti di età? Nessuno. Anzi, gli anziani dovrebbero praticarlo per difendersi dai problemi di cuore.

Unghie perfette


Ecco alcuni passi per fare una perfetta pedicure a casa tua:
• Immergi i piedi in una bacinella di acqua tiepida dove avrai in precedenza sciolto sale grosso, bicarbonato di sodio, amido di mais o sali ossigenati per un pediluvio rinfrescante e rinvigorente.
• Dopo dieci minuti, asciuga e procedi al taglio delle unghie avendo cura di regolarle in modo corretto: usa una forbicina non appuntita. Tienile corte e tagliale dritte ma con i bordi arrotondati, senza intaccare gli angoli, per evitare che si incarnino. Per limarle, usa la lima di legno, che è più delicata.
• Solleva cuticole e pellicine con delicatezza con un bastoncino di legno (ne vendono di specifici nei supermercati, in profumeria, in farmacia) e spingile verso l'interno, sempre senza tagliarle, per non rischiare infezioni.
• Rimuovi con la pietra pomice o con una spugna minerale le callosità che si possono formare sotto la pianta e sui talloni e le eventuali ruvidità tra un dito e l'altro.
• Elimina eventuali calli e duroni utilizzando il callifugo.
• Massaggia delicatamente i piedi con crema idratante o nutriente specifica.
• Ora puoi mettere il tuo smalto. Prima stendi la base trasparente e rinforzante, poi applica due mani di smalto così che il colore risulti lucido e deciso. Puoi anche mettere un fissante al termine dell'operazione.
• Ripeti la pedicure una volta al mese o anche ogni due-tre settimane, se i tuoi piedi hanno bisogno di cure particolari.
Spesso accade però che unghie lunghe e curate, sul più bello si spezzano, oppure unghie che non riescono a crescere forti. La causa è sempre la stessa: sono fragili. Il cruccio è femminile, perché gli uomini non se le fanno allungare, ma anche perché il sesso forte in genere lascia che siano le signore a occuparsi dei lavori domestici, che non giovano certo alla salute delle mani. I nemici più temibili sono infatti umidità, prodotti chimici (tra cui i detersivi) e microtraumi. Unica difesa possibile per le casalinghe: i guanti di gomma.  
Come curare le nostro unchie? Qualcosa si può fare a tavola, con una dieta variata e ricca di latte: le unghie fragili possono segnalare una carenza di  calcio, che si trova in latticini, soia, frutta secca, rucola, radicchio, calamari, acciughe, di vitamina H, presente in lievito, fegato, uova, funghi, fagioli e lenticchie, di zinco e molibdeno, presente in cereali integrali, legumi, pesce.
Nei supermercati e nelle farmacie esistono preparati pensati per questo problema, ma la cosa migliore è chiedere al dermatologo. Ci sono cure locali per evitare la fragilità delle unghie: per reidratare le lamine esistono prodotti rinforzanti, liquidi o in crema, a base di pantenolo, proteine del grano idrolizzate, olio di jojoba e avocado, oppure con calcio carbonato e acetilcitrato. Oltre agli agenti aggressivi esterni a insidiare la bellezza delle unghie sono anche alcune cause organiche. La fragilità può dipendere dagli ormnoni: durante la menopausa, per esempio, le unghie si disidratano più facilmente poiché diminuisce il contenuto di grassi della lamina. Si chiama fragilità idiopatica e rende le unghie sottili, sfaldate, talvolta con macchie biancastre.
Altre volte la causa è da ricercarsi in alterazioni della circolazione del sangue nelle dita, oppure in malattie come la psoriasi. In questo caso si parla di fragilità secondaria.

Rimedi naturali contro la cellulite

La cellulite si può combattere anche in erboristeria. Alcune piante hanno proprietà specifiche contro la buccia d'arancia, altre sono depurative e coadiuvanti per il microcircolo, utili nel favorire la funzionalità del tessuto connettivo. Ecco gli estratti naturali che combattono la cellulite:
-CENTELLA (Centella asiatica)
Le foglie di questa pianta sono utili per contrastare la cellulite.
• Quando: ciclo di 20-30 giorni almeno per un paio di mesi.
• Come: estratti o preparati titolati che somministrino 60-180 milligrammi al giorno di frazione triterpenica.
-ANANAS (Ananas sativus)
Il gambo del frutto contrasta gli inestetismi della cellulite e ha un effetto antinfiammatorio.
• Quando: cicli di trattamento di una decina di giorni.
• Come: estratti o preparati titolati in bromelina pari a circa 200 unità Fip (unità di attività enzimatica della bromelina) da suddividersi in due-tre assunzioni dopo i pasti.
-GINKGO (Gingko biloba)
Le foglie di questa pianta migliorano il microcircolo, che è tra le concause della cellulite.
• Quando: può essere utilizzato a cicli di 20-30 giorni seguiti da un'interruzione di dieci giorni.
• Come: estratti o preparati titolati che somministrino 25-40 milligrammi al giorno di ginkgo flavon glicosidi.
-MIRTILLO (Vaccinum myrtillus)
Le bacche di questa pianta migliorano il microcircolo, che è tra le concause della cellulite.
• Quando: nessuna restrizione nella durata del trattamento.
• Come: estratti o preparati titolati che somministrino 320-480 milligrammi al giorno di antocianine. Quando utilizzato a integrazione di una dieta ricca di composti antiossidanti e protettivi, i dosaggi possono essere inferiori.
-TARASSACO (Taraxacum officinale L.)
Pianta ad attività depurativa e drenante, utile nel ridurre la ritenzione idrica e le tossine prodotte dalla cellulite. Si utilizza la radice.
• Quando: cicli di 20-30 giorni con 7-10 giorni di interruzione tra l'uno e l'altro.
• Come: estratti o preparati che somministrino un minimo di 4,5 milligrammi al giorno di derivati dell'acido caffeico.
• Decotto della radice: 3 cucchiaini (5-10 g) in circa 500-600 ml di acqua. Bollire per 15-20 minuti e assumere prima dei pasti principali.
-TÈ VERDE (Camellia sinensis)
Le foglie di questa pianta combattono la ritenzione idrica uno dei sintomi caratteristici della cellulite.
• Quando: un uso quotidiano e continuativo è possibile.
• Come: estratti o preparati titolati che somministrino 120 milligrammi al giorno di Egcg (epigallo catechin gallato). Il tè verde si può anche bere: per prepararlo, metti un cucchiaino in infusione in 200-250 ml di acqua per due-cinque minuti. Se si assume solo il tè verde come infuso si possono tranquillamente bere tre-cinque tazze al giorno. 
-PILOSELLA (Hieracium pilosella L.)
Le sommità di questa pianta combattono la ritenzione idrica, uno dei sintomi caratteristici della cellulite.
• Quando: cicli di 15-20 giorni con 7-10 giorni di interruzione tra l'uno e l'altro.
• Come: estratti o preparati che somministrino un minimo di 70 milligrammi al giorno di derivati dell'acido clorogenico. Estratti liquidi 1,2-2 ml due, tre volte al giorno. Infuso preparato con 5-10 g di pianta in 250-500 ml di acqua, lasciare in infusione per 15 minuti bere suddividendolo in 2-3 assunzioni durante la giornata.

Rimedi medici contro la cellulite


Contro la pelle a buccia d'arancia arriva il laser 3D. Si chiama "Cellulaze" e ha un triplo effetto sugli inestetismi della cellulite: scioglie il grasso delle cellule adipose, rassoda la pelle stimolando il collagene e rompe i setti fibrosi, i noduli in profondità che causano i buchetti. È indicato per cosce, glutei e culotte de cheval. Come funziona? Dopo l'anestesia locale, vengono fatte quattro microincisioni in cui si inserisce una cannula monouso di un millimetro di diametro. Il laser incide i setti fibrosi, che «tirano» la pelle creando i buchi in superficie. Poi scioglie il grasso che viene smaltito attraverso il sistema linfatico. Infine il calore provoca la ritrazione del collagene stimolandone di nuovo. Il tutto con tre movimenti del laser, ognuno di 90 gradi (di qui il nome 3D, tridimensionale). Dopo il trattamento si può tornare a casa e riprendere la vita normale il giorno successivo, indossando una guaina simile alle calze contenitive. Gli effetti sono graduali: dopo due mesi si vedono i risultati, che durano due anni o più, se si segue una dieta corretta e si fa attività fisica. Cellulaze costa da 2.500 a 4mila euro, a seconda della zona da trattare.
Se invece la cellulite è al terzo stadio, la cosiddetta fase nodulosa, l'unica soluzione è affidarsi a un chirurgo o a un dermatologo plastico. Senza dimenticare che non esistono cure miracolose e che gli interventi si accompagnano a trattamenti come i massaggi. Ecco i tre principalli trattamentianticellulite. -LASERLIPOLISI La laserlipolisi è l'evoluzione della liposuzione e va praticata da un chirurgo estetico dopo una serie di accertamenti. Si tratta di una tecnica laser soft, in anestesia locale. Una fibra ottica connessa al laser viene inserita, attraverso un'incisione cutanea del diametro di un ago, nell'accumulo adiposo, che viene liquefatto e fuoriesce.
• Già con la prima seduta, che dura più o meno un'ora, con un costo dagli 800 euro in su, si apprezzano i risultati.
• Il rischio, se non si è in buone mani, è che l'energia del laser danneggi i tessuti sottocutanei.
-RADIOFREQUENZA NON ABLATIVA
La radiofrequenza non ablativa è consigliata per le celluliti avanzate con rilassamento dei tessuti. Può essere praticata da un dermatologo plastico. Si tratta di una sonda che emette radiofrequenze, viene passata senza anestesia sulla zona da trattare e il calore attiva un rimodellamento
• I risultati sono visibili dopo sei-otto sedute (ciascuna dai 200 euro in su), con cadenza settimanale.
-CARBOSSITERAPIA
Va bene per le celluliti avanzate con rilassamento dei tessuti e può essere praticata da un dermatologo esperto. Microiniezioni di anidride carbonica nel derma e ipoderma migliorano la circolazione e aiutano a sciogliere gli accumuli di grasso.
• I risultati si vedono dopo un ciclo di 12 sedute, una alla settimana, per un costo di 150 euro l'una.

venerdì 13 luglio 2012

L'abbronzatura


Perchè ci si abbronza?

Perchè la pelle ha imparato a difendersi dai raggi cattivi del sole mediante un processo che si chiama melanogenesi: la melanina è infatti un pigmento prodotto da cellule specializzate, i melanociti incaricati della difesa dai raggi solari. C'è però da dire che la quantità di melanina non è uguale per tutti ed è per questo motivo che le persone molto chiare non si abbronzano mai e si scottano. I raggi Uvb si concentrano nelle ore centrali della giornata, dalle 11 alle 15 e 30. I dermatologi americani hanno elaborato la shadow rule, ovvero la regola dell'ombra, facile da comunicare e da seguire: quando l'ombra è più corta della vostra altezza, meglio ritirarsi al chiuso. Tuttavia è bene proteggersi sempre, perché i raggi Uva sono comunque presenti. E' sbagliato pensare che ci si può proteggere sotto l'ombrellone, infatti la sabbia bianca riflette fino al 25% dei raggi Uvb, l'acqua fino al 95% e la neve, le superfici bianche e i metalli lucenti riflettono fino al 70% dei raggi ultravioletti; gli Uvb penetrano per un metro sotto l'acqua e dunque ci si può scottare anche mentre si nuota. E' dunque assolutamente necessario proteggersi sempre! I bambini sono più a rischio degli adulti sotto il sole: fino a tre anni di età non hanno completato il sistema di produzione della melanina e sono soggetti, quindi, a fotoustioni, anche gravi. Per questo i più piccoli non dovrebbero mai esporsi al sole senza costume, maglietta e cappellino. È indispensabile la protezione. I filtri vanno usati sempre. L'uso di questi non compromette l'abbronzatura, anzi vanno usati fino all' ultimo giorno!
Detto ciò, se dopo le vacanze tornate a casa soddisfatti della vostra impeccabile abbronzatura vi propongo alcune regole, suggerite dai dermatologi, per riuscire mantenerla più a lungo.
-FAI LA DOCCIA E NON IL BAGNO: infatti immergersi nell'acqua tiepida favorisce il distacco delle cellule superficiali della pelle. Il rischio è quello di ritrovarsi a chiazze.
-UTILIZZARE UN SAPONE DELICATO: è preferibile non usare detergenti troppo aggressivi. Preferisci quelli specifici per pelli abbronzate che di solito sono a base oleosa: risultano più delicati e non seccano l'epidermide. Comunque scegli prodotti delicati, che rispettano l'acidità della pelle e che hanno un pH fra 4,5 e 5,5. Da evitare quelli contenenti sodium lauryl sulfate e sodium laureth sulfate: possono irritare la pelle.
-UTILIZZA MORBIDI ASCIUGAMANI: asciugati con tessuti morbidi ed evita lo sfregamento eccessivo.
-IDRATATI: non farti mancare la crema idratante dopo la doccia e, se noti che la pelle è molto secca, spalmala anche più di una volta al giorno. Vanno bene quelle che contengono vitamina E e aloe.
-CONTINUA AD UTLIZZARE IL DOPOSOLE: usa pure il doposole avanzato dalla vacanza. Queste lozioni hanno lo stesso effetto delle creme idratanti e, in più, contengono sostanze particolarmente nutrienti e rinfrescanti.
-UTILIZZA GLI AUTOABBRONZANTI: è preferibile l'uso degli autoabbronzanti se vuoi un colorito più intenso, infati questi non sono nocivi. Comincia a spalmarli quando il colore è ancora uniforme. Se invece la tintarella se ne sta già andando, prima di stenderli è meglio fare uno scrub leggero per esfoliare l'epidermide ed evitare che il colore risulti a macchie. Usa un guanto di loofah inumidito, più delicato di quello in crine, massaggiando dal basso all'alto, sotto la doccia, tutto il corpo.
-FAI ATTENZIONE ALL'ARIA CONDIZIONATA: se la pelle si secca molto potrebbe essere colpa dell'aria condizionata. Porta con te in ufficio la crema idratante o il doposole e spalmala quando la pelle tira. Usa la stessa strategia se prendi l'aereo per rientrare dalla villeggiatura.
-EVITA LA CERETTA: la ceretta toglie infatti l'abbronzatura perché solleva gli strati più esterni della pelle. Evita anche le creme depilatorie: quasi tutte agiscono sciogliendo la cheratina cioè quella sostanza che sta alla base dei peli, e con la cheratina va via, inevitabilmente, anche il primo strato di colore, lasciando la pelle opaca. Usa l'epilatore elettrico fino a quando c'è l'abbronzatura e dopo stendi una crema idratante o un olio.
-BEVI MOLTO: bevi almeno due litri di acqua al giorno.
-A TAVOLA CONSUMA MOLTA FRUTTA E VERDURA: frutta e verdura mantengono la pelle ben idratata. Contrastano l'azione dei radicali liberi e quindi l'invecchiamento cellulare, i cibi ricchi di vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni, cavolfiore), il licopene contenuto nel pomodoro e gli acidi grassi omega 3 del pesce e della frutta secca. Noci o mandorle, tra l'altro, sono anche fonte di minerali come selenio e zinco, dall'azione antiossidante.
-UTILIZZA GLI INTEGRATORI: Gli integratori aiutano INFATTI ad assumere le sostanze preziose per il benessere dell'epidermide in modo regolare. Con un accorgimento: no al fai da te. Il dermatologo ti consiglierà il mix di principi attivi più adatti alla tua pelle.
-STOP ALLE LAMPADE: no alle lampade e ai lettini solari per prolungare l'effetto mare. Non è il caso di stressare ulteriormente la pelle dopo il sole preso in vacanza.

Presentazione del Blog

Ciao a tutti. In questo blog tratterò la tematica della salute, della bellezza e del fitness! Buona lettura a tutti.